martes, 14 de mayo de 2024

ERI CON ME. Franco Battiato

 

Eri con me  (Estabas conmigo)  

 

 

 

 

 

 

Somos desechos, restos humanos, arrastrados
por un rio crecido,
que no conoce pausas ni destinos.
Nuestra mente, nuestras acciones, son la causa,
y los efectos sin embargo, nuestro destino.
Lo que debe pasar, pasará, aunque hagamos algo
para evitarlo,
lo que debe pasar, pasará, porque ya ha pasado!
 

Estabas conmigo, mas yo no estaba contigo,
estás conmigo, mas yo no estoy contigo,
estaba contigo, mas tu no estabas conmigo.
 

Vivimos en la impermanencia, en la incertidumbre
de la vida condicionada,
mas nos recordaremos de nosotros secretamente. 

Llegará el día esperado en que abriremos
los obstruidos pasajes,
preparémonos a nuevas existencias.
  

Estabas conmigo, mas yo no estaba contigo,
estás conmigo, mas yo no estoy contigo,
estaba contigo, mas tu no estabas,
no estabas, conmigo.
 

 (F.Battiato-Sgalambro-F.Battiato)   APRITI SESAMO   2012  


 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Eri con me

Siamo detriti, relitti umani, trascinati
da un fiume in piena,                  
che non conosce soste nè destinazione.                                                 
La nostra mente, le nostre azioni, sono la 'causa',
gli effetti  invece, il nostro destino.                                                                        
Ciò che deve accadere, accadrà, qualunque cosa
facciamo per evitarlo,
ciò che deve accadere, accadrà, perchè è già accaduto!   
  

 Eri con me, ma io non ero con te,  
sei con me, ma io non sono con te,
ero con te, ma tu non eri con me. 
 

 Viviamo nell'impermanenza, nell'incertezza
della vita condizionata,
ma ci ricorderemo di noi segretamente.                                            
Arriverà il giorno atteso a schiudere
gli impediti passaggi,              
prepariamoci a nuove esistenze...
   

Eri con me, ma io non ero con te,              
sei con me, ma io non sono con te,            
ero con te, ma tu non eri, non eri, con me.  




 

Eri con me   Siamo detriti, relitti umani, trascinati
da un fiume in piena,                  
che non conosce soste nè destinazione.                                                 
La nostra mente, le nostre azioni, sono la 'causa',
gli effetti  invece, il nostro destino.                                                                        
Ciò che deve accadere, accadrà, qualunque cosa
facciamo per evitarlo,
ciò che deve accadere, accadrà, perchè è già accaduto!   
  Eri con me, ma io non ero con te,  
sei con me, ma io non sono con te,
ero con te, ma tu non eri con me. 
  Viviamo nell'impermanenza, nell'incertezza
della vita condizionata,
ma ci ricorderemo di noi segretamente.                                            
Arriverà il giorno atteso a schiudere
gli impediti passaggi,              
prepariamoci a nuove esistenze...
  Eri con me, ma io non ero con te,              
sei con me, ma io non sono con te,            
ero con te, ma tu non eri, non eri, con me.  


Leer más: https://www.francobattiatoletrasenespanol.com/textos-de-canciones-por-orden-alfabetico/e/eri-con-me-estabas-conmigo/
Eri con me   Siamo detriti, relitti umani, trascinati
da un fiume in piena,                  
che non conosce soste nè destinazione.                                                 
La nostra mente, le nostre azioni, sono la 'causa',
gli effetti  invece, il nostro destino.                                                                        
Ciò che deve accadere, accadrà, qualunque cosa
facciamo per evitarlo,
ciò che deve accadere, accadrà, perchè è già accaduto!   
  Eri con me, ma io non ero con te,  
sei con me, ma io non sono con te,
ero con te, ma tu non eri con me. 
  Viviamo nell'impermanenza, nell'incertezza
della vita condizionata,
ma ci ricorderemo di noi segretamente.                                            
Arriverà il giorno atteso a schiudere
gli impediti passaggi,              
prepariamoci a nuove esistenze...
  Eri con me, ma io non ero con te,              
sei con me, ma io non sono con te,            
ero con te, ma tu non eri, non eri, con me.  


Leer más: https://www.francobattiatoletrasenespanol.com/textos-de-canciones-por-orden-alfabetico/e/eri-con-me-estabas-conmigo/
Eri con me   Siamo detriti, relitti umani, trascinati
da un fiume in piena,                  
che non conosce soste nè destinazione.                                                 
La nostra mente, le nostre azioni, sono la 'causa',
gli effetti  invece, il nostro destino.                                                                        
Ciò che deve accadere, accadrà, qualunque cosa
facciamo per evitarlo,
ciò che deve accadere, accadrà, perchè è già accaduto!   
  Eri con me, ma io non ero con te,  
sei con me, ma io non sono con te,
ero con te, ma tu non eri con me. 
  Viviamo nell'impermanenza, nell'incertezza
della vita condizionata,
ma ci ricorderemo di noi segretamente.                                            
Arriverà il giorno atteso a schiudere
gli impediti passaggi,              
prepariamoci a nuove esistenze...
  Eri con me, ma io non ero con te,              
sei con me, ma io non sono con te,            
ero con te, ma tu non eri, non eri, con me.  


Leer más: https://www.francobattiatoletrasenespanol.com/textos-de-canciones-por-orden-alfabetico/e/eri-con-me-estabas-conmigo/
Eri con me   Siamo detriti, relitti umani, trascinati
da un fiume in piena,                  
che non conosce soste nè destinazione.                                                 
La nostra mente, le nostre azioni, sono la 'causa',
gli effetti  invece, il nostro destino.                                                                        
Ciò che deve accadere, accadrà, qualunque cosa
facciamo per evitarlo,
ciò che deve accadere, accadrà, perchè è già accaduto!   
  Eri con me, ma io non ero con te,  
sei con me, ma io non sono con te,
ero con te, ma tu non eri con me. 
  Viviamo nell'impermanenza, nell'incertezza
della vita condizionata,
ma ci ricorderemo di noi segretamente.                                            
Arriverà il giorno atteso a schiudere
gli impediti passaggi,              
prepariamoci a nuove esistenze...
  Eri con me, ma io non ero con te,              
sei con me, ma io non sono con te,            
ero con te, ma tu non eri, non eri, con me.  


Leer más: https://www.francobattiatoletrasenespanol.com/textos-de-canciones-por-orden-alfabetico/e/eri-con-me-estabas-conmigo/

miércoles, 17 de abril de 2024

SALIDA SEMANAS DEL LIBRO. eXCURSIÓN LibreRÍA edICIONES LÍMITEs

 

                                            Qué estamos leyendo

                                        Intrépidxs lectorxs inquietantes?

                                            En la plenitud



                                            Preferencias mangas

                                            Salen gustos variados



                                    Encantadores y atentos en la librería: nos ha gustado esa sensación de recorrer                                             pasillos sin decidirse


                                    Umberto


viernes, 22 de marzo de 2024

Tiralíneas en la plaza del Olivo

En un vaivén de emociones maltrechas

donde el bamboleo roza límites y atrae sonrisas

que se ven diluidas en el trasiego a veces

asustadas logran pararse a ver qué pasó

cuando no querías ni verte así aquí

en este lugar fantástico casi infantil

de madres y padres reunidos en el impulso

donde la quietud gangrena ganglios y

acaban los sueños amaneciendo

en el resplandor de un verde artificial  

de tuberías subterráneas con riego insomne de papeleras sin nombre

en un vaivén vienen ecos de tu sombra y bambolean así ya te digo

amaneciendo entre plásticos y alimañas dilatadas en la transparencia

esa fina piel iridiscente sin manchas que llaman alegría 



sábado, 2 de marzo de 2024

Pusilánimes

 Nuestra biblio se muestra terriblemente inquieta, de momento llevamos casi tres semanas en cuarentena, circundada por las acciones destructivas de parte de un alumnado y las medidas urgentes de acceso a pasillos interiores durante el recreo. Estamos apenados y rebrincados. Queremos entender esa secuencia de trastocar el orden, dislocarlo así en plan gratuito, porqué si y me da la gana, para eso soy soberano en mis acciones; y entonces ese pero, o sin embargo (interesante conector), o el mejor, no obstante, qué de qué.

Sacamos nuestras aureolas magnéticas de pesadumbres firmes frente ante la adversidad canalla y ofrecemos nuestros mejores deseos, nuestras insaciables propuestas, entre ellas estas dos obras de Paco Roca.

            

EL ABISMO DEL OLVIDO
 

Fosas comunes: huecos desnudos sacados desde la oscuridad; el lapicero y el cuaderno anillado: un desplandor aniquilante. Al modo Mario Benedetti, El olvido está lleno de memoria


                                                            LOS SURCOS DEL AZAR


sábado, 2 de diciembre de 2023

Octavio Paz: Recoged esa voz

 

 

 

 

 

 

En una cárcel de su pueblo natal, Orihuela, ha muerto Miguel Hernández. Ha muerto solo, en una España hostil, enemiga de la España en que vivió su juventud, adversaria de la España que soñó su generosidad. Que otros maldigan a sus victimarios; que otros analicen y estudien su poesía. Yo quiero recordarlo.

Lo conocí cantando canciones populares españolas, en 1937. Poseía voz de bajo, un poco cerril, un poco de animal inocente: sonaba a campo, a eco grave repetido por los valles, a piedra cayendo en un barranco. Tenía ojos oscuros de avellano, limpios, sin nada retorcido o intelectual; la boca, como las manos y el corazón, era grande y, como ellos, simple y jugosa, hecha de barro por unas manos puras y torpes; de mediana estatura, más bien robusto, era ágil, con la agilidad reposada de la sangre y los músculos, con la gravedad ágil de lo terrestre: se veía que era más prójimo de los potros serios y de los novillos melancólicos que de aquellos atormentados intelectuales compañeros suyos; llevaba la cabeza casi rapada y usaba pantalones de pana y alpargatas: parecía un soldado o un campesino. En aquella sala de un hotel de Valencia, llena de humo, de vanidad y, también, de pasión verdadera, Miguel Hernández cantaba con su voz de bajo y su cantar era como si todos los árboles cantaran. Como si un solo árbol, el árbol de una España naciente y milenaria, empezara a cantar de nuevo sus canciones. Ni chopo, ni olivo, ni encina, ni manzano, ni naranjo, sino todos ellos juntos, fundidas sus savias, sus aromas y sus hojas en ese árbol de carne y voz. Imposible recordarlo con palabras; más que en la memoria, en el sabor del tiempo queda escrito.

Después lo oí recitar poemas de amor y de guerra. A través de los versos -y no sabría decir ahora cómo eran o qué decían esos versos-, como a través de una cortina de luz lujosa, se oía mugir y gemir, se oía agonizar a un animal tierno y poderoso, un toro quizá, muerto en la tarde, alzando los ojos asombrados hacia unos impasibles espectadores de humo. Y ya no quisiera recordarlo más, ahora que tanto lo recuerdo. Sé que fuimos amigos; que caminamos por Madrid en ruinas y por Valencia, de noche, junto al mar o por las callejuelas intrincadas; sé que le gustaba trepar a los árboles y comer sandías, en tabernas de soldados; sé que después lo vi en París y que su presencia fue como una ráfaga de sol, de pan, en la ciudad negra. Lo recuerdo todo, pero no quisiera recordarlo...

No quiero recordarte, Miguel gran amigo de unos pocos días milagrosos y fuera del tiempo, días de pasión en los que, al descubrirte, al descubrir a España, descubrí una parte de mí, una raíz áspera y tierna, que me hizo más grande y más antiguo. Que otros te recuerden.

Déjame que te olvide, porque el olvido de lo puro y de lo verdadero, el olvido de lo mejor, es lo que nos da fuerzas para seguir viviendo en este mundo de compromisos y reverencias, de saludos y ceremonias, maloliente y podrido. Déjame que te olvide, para que en este olvido siga creciendo tu voz, hurtada ya a tu cuerpo y a la memoria de los que te conocimos, libre y alta en los aires, desasida de este tiempo de miseria.



 

 

 

 

 

 

 

 

 Octavio Paz: Recoged esa voz: Miguel Hernández. México 1942.